Come superare la Timidezza e Diventare Barman

come superare la timidezza

Come Superare la Timidezza

Come superare la Timidezza e Diventare Barman

 

Nel mondo ci sono 2 tipi di persone: gli estroversi, che riescono sempre a farsi notare e amano stare al centro dell’attenzione.

E poi ci sono i timidi. Che odiano stare al centro dell’attenzione e soffrono il disagio di dover emergere.

Spesso i timidi non hanno cerchie di amici giganti, e la maggior parte delle persone che li conoscono, ne parlano come di persone “riservate e che parlano poco”.

Se anche tu sei un timido, probabilmente hai un sacco di cose da dire, ma non trovi mai il momento giusto per dirle. 

Dentro di te covi il desiderio di far star bene le persone intorno a te: vuoi che apprezzino la tua compagnia, che ridano alle tue battute, però ti senti incastrato in questa etichetta da “timido” di cui non sai liberarti. 

E non è che puoi smettere di essere timido così, di punto in bianco.

Ma ci sono dei lavori che in qualche modo ti “obbligano” a diventare estroverso, e uno di questi è proprio lavorare come barman.

Una professione che ti mette in contatto con migliaia di persone e che ti offrono l’occasione perfetta per superare la timidezza che ti ha accompagnato per tutta l’esistenza.

Se hai letto già altri articoli di questo blog sai quanto la professione da bartender abbia il potere di trasformare chiunque, nella sua versione più sicura e migliore.

Infatti quando si inizia a lavorare dietro ad un bancone, magicamente si passa dall’essere “quello nuovo” a “il barman che rimorchia un sacco”.

Giorni prima sei lì che lavori a testa china, obbligandoti a non fare errori e a non dimenticare ricette, il giorno dopo guardi in faccia ogni cliente, sorridi, saluti sconosciuti come se fossero amici e il tutto mentre misceli cocktail con sicurezza.  

Infatti, è incredibile quanto in fretta si acquisisca la sicurezza giusta per stare dietro al bar e trasmetterlo agli alri. 

Tra le aule di MIXOLOGY Academy sono passati tantissimi ragazzi e ragazze estremamente timidi che, in poco tempo, si sono trasformati in “animali da bancone”  ovvero dei bartender che stavano alla loro postazione con una confidenza tale da attirare a sé ogni cliente.

Immagino che l’idea di essere circondato da persone che ti fissano e si aspettano che tu gli prepari dei cocktail impeccabili possa metterti un po’ di ansia, in questo momento, ma se vuoi davvero diventare barman (o barlady) sotto sotto è perché una parte di te sogna di poter stare al centro dell’attenzione.

Non ti preoccupare, non lo diciamo a nessuno! Il tuo segreto è al sicuro.

Se ci pensi bene non c’è nulla di male nel volersi sentire a proprio agio in mezzo agli altri.

Viviamo in una società che ci costringe ad affrontare centinaia di situazioni e soggetti diversi, spesso per la prima volta e, a parte pochi fortunati la maggior parte di noi in certi momenti vorrebbe solamente rinchiudersi in casa propria e non avere contatti con anima viva.

Come superare la timidezza?

Beh, lavorare al bar per tantissimi è stata una soluzione estremamente efficace.

Essere costretti per lavoro a parlare con le persone, ad esplorare i loro gusti e trovare il modo giusto per soddisfarle ti mette su un piano comunicativo di eccellenza.

In più, all’interno dei locali il bartender è quello che fa girare la giostra perché in quel contesto sei TU ad avere il potere: non devi andare dalle persone a chiedere, ma sono sempre gli altri che vengono da te implorandoti di preparargli il cocktail perfetto che gli cambierà in meglio la serata.

Se gli ex-timidi che abbiamo conosciuto all’inizio del loro percorso professionale per diventare barman sembravano aver quasi paura di toccare le bottiglie, dopo pochi mesi li potevi vedere spalmati sul bancone a fare gli occhioni e dispensare sorrisi ai clienti, vendendo molti più cocktail dei colleghi più esperti..!

Come hanno fatto?

Semplice, hanno acquisito sicurezza in ciò che facevano – dal punto di vista lavorativo, non di esuberanza sociale – dopo un percorso formativo completo, un periodo di allenamento e dei corsi di comunicazione, arrivando a sentirsi completamente a proprio agio in quello che è diventato il loro nuovo habitat naturale.

Quando ti senti in grado di fare qualcosa e ne padroneggi completamente la tecnica, a quel punto puoi lasciarti andare e inizi a divertirti sul serio.

Non devi più concedere il 100% della tua concentrazione ai cocktail che devi preparare, ma puoi dedicarti allo stesso tempo alle persone che ti stanno davanti e alle loro esigenze.

Entrare in contatto con così tante persone predisposte al divertimento ti influenza inevitabilmente trasformandoti in una di loro.

Se prima non ti eri mai divertito in mezzo alla folla di un locale strapieno, preparati perché potresti diventare il tizio che cammina sul bancone per chiamare tutti a sé e gridare:

Chi vuole uno shot??

 

E diventare l’eroe della serata che rovescia vodka direttamente nelle bocche di centinaia di persone.  

Insomma quello che voglio dire è che questa professione non ti dà solo un percorso da seguire, ma ti insegna anche come superare la timidezza.

Fare il barman ti trasforma nella persona che sogni di diventare.

Crescere e aiutare gli altri a crescere, sempre.

 

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