Lavorare da Eataly o con Big Mamma: Parigi o Londra?

Lavorare da Eataly

Lavorare da Eataly o con Big Mamma?

Lavorare da Eataly o con Big Mamma

Voi andare a lavorare a Parigi o a Londra?

Nonostante il “mercato del divertimento”, così come chiamano il settore dei locali in cui lavoriamo noi, sia uno dei pochi che in Italia invece di peggiorare negli ultimi anni è cresciuto vertiginosamente, sono sempre di più le persone che cercano fortuna all’estero.

Alcuni di questi si sono semplicemente stufati di avere a che fare con l’imprenditore italiano medio, mentre altri solo per sentito dire hanno deciso che questo paese non fa per loro.

Non esiste giusto o sbagliato: esiste ciò che va bene per te in questo momento, che potrebbe non essere la stessa cosa che ti farà star bene tra qualche anno.

La cosa più importante nel lavoro, come nella vita, è proprio capire COSA è che ti fa alzare la mattina col sorriso sulle labbra, ma una volta che lo hai trovato allora devi correre e andartelo a prendere.

Quello che posso dirti io è che, con il giusto approccio, puoi trovare il lavoro che vuoi tu, come e dove lo vuoi tu.

È sufficiente “ragionare al contrario” e fare l’esatto opposto di ciò che fanno gli altri.

Forse ti sembrerà strano, ma se hai partecipato ad uno dei Master su come Trovare Lavoro e realizzare un Curriculum Vincente che organizziamo alla MIXOLOGY Academy, allora sai di cosa sto parlando.

In quel Master io e i miei collaboratori ti spieghiamo perché la maggior parte delle persone non riesce a trovare il lavoro che vogliono e quali sono gli errori da non commettere quando si prepara un curriculum o ci si candida per un colloquio.

Se non hai ancora partecipato a questo Master gratuito, o se senti il bisogno di ripassare certi concetti, allora non c’è un solo motivo per cui non dovresti prenotarti al prossimo corso dal vivo che faremo in Accademia! Ovviamente, puoi anche scegliere di seguirlo online comodamente da casa tua (sempre a costo zero) iscrivendoti QUI.

TUTTAVIA, NON È VERAMENTE DI QUESTO CHE VOGLIAMO DIRTI.

Il Master sul Lavoro, infatti, serve a crearti delle opportunità laddove sembra che non ce ne siano.

Oggi, invece, voglio dirti che ci sono 2 opportunità enormi che aspettano solo di essere colte. Continua a leggere


JOB DATING: Lavoro estero per italiani

lavoro estero per italiani

Lavoro estero per italiani

JOB DATING: Lavoro estero per italiani

Trovare lavoro all’estero per gli italiani non è mai stato così semplice!

Di offerte di lavoro estero per italiani se ne trovano in quantità industriali, ma diciamoci la verità: un conto è trovare “offerte lavoro estero” su Google, un altro è essere effettivamente assunti!

Da oltre 10 anni MIXOLOGY Academy lavora non solo per formare persone con zero esperienza in modo che siano pronte ad entrare da subito nel mondo del lavoro, ma si impegna soprattutto per aiutare i propri allievi a mettere in pratica quanto appreso in Accademia.

Insieme a Bartender JOB, la nostra agenzia barman gratuita, ogni anno aiuta centinaia di ragazzi e ragazze ad essere assunti e, da un po’ di tempo a questa parte, ha creato della collaborazioni con alcune catene di locali tra cui Big Mamma.

Big Mamma nasce in Francia nel 2015 per portare la cucina italiana oltralpe in veste di trattoria chic: il loro motto sono ingredienti freschi ed italiani al 100%, oltre ad uno staff composto da soli italiani (circa 600 per la cronaca) ad eccezione dei due giovani fondatori francesi.

Nella Primavera del 2018, dopo solo 3 anni dall’inaugurazione del primo locale, Big Mamma contava ben 6 ristoranti e 3 bar, quasi tutti nella città di Parigi.

La scorsa estate il gruppo Big Mamma ha inaugurato anche Station F, “La Felicità”, il loro 7° locale nonché il ristorante più grande d’Europa con i suoi 4500 mq nati sulle rovine di una stazione ferroviaria in disuso.

station f parigi big mamma

Station F Parigi – Big Mamma

Oltre al notevole investimento economico, l’apertura di Station F ha richiesto un’imponente organizzazione di recruiting per trovare gli oltre 250 dipendenti assunti per quest’ennesima impresa.

MIXOLOGY Academy è stata felice di poter collaborare al progetto organizzando ben 2 Job Dating per andare a lavorare a Parigi come barman o barista in caffetteria.

Ad entrambi gli eventi i nostri allievi hanno partecipato in massa e diversi tra loto hanno avuto il PIACERE – in questa occasione è davvero il caso di dirlo – di andare a lavorare a Parigi nei locali di Big Mamma.

Vuoi sapere perché parlo di “PIACERE”?!?

Lascia che sia il video qui sotto realizzato al Pink Mamma (uno dei ristoranti della catena) a rispondere per me. Continua a leggere


La moda degli Speakeasy Bar

Speakeasy bar

Speakeasy bar

La moda degli Speakeasy Bar

Quante volte ti è capitato di sentir parlare degli Speakeasy bar, meglio noti come “Speakeasy“?

Lo Speakeasy è un locale nascosto, un vero e proprio secret bar che ricalca uno dei più grandi tormentoni del Proibizionismo americano.

Era il 1920 quanto una legge di fatto ha vietato il commercio e il consumo di alcol in tutti gli Stati Uniti d’America: immagina che trauma per milioni di persone!

In molti, ai tempi, si sono rifiutati di accettare quello che è passato alla storia come il XVIII emendamento, trovando delle soluzioni alternative (ed ovviamente illegali) per continuare a bere come se non ci fosse un domani…

Se alcuni si sono accontentati di mascherare distillati e liquori mischiandoli con delle bevande non alcoliche, come suggerisce la leggenda (la cui veridicità è tutta da verificare) del Long Island Ice Tea, un cocktail che all’apparenza sembra un semplicissimo tè freddo – salvo avere all’interno Vodka, Rum Bianco e Gin tra i vari ingredienti – altri si sono spinti parecchio più in là.

Nascono così gli Speakeasy, dei bar che si nascondevano nei retrobottega dei negozi più improbabili: macellerie, mercerie, drogherie, barberie e spesso anche case private… Qualunque posto apparentemente normale poteva celare un passaggio segreto verso un mondo fatto di alcol, musica dal vivo e donne di facili costumi!

Se non riesci ad immaginarti un posto del genere, allora dai un’occhiata a questo spezzone del film “Il Grande Gatsby” con Leonardo Di Caprio. Continua a leggere


C’era una volta il Metodo Classico

metodo classico

Metodo Classico

Metodo Classico

C’era una volta il “Metodo Classico”

Tanto tanto tempo fa l’uomo ha imparato a “mischiare” gli alcolici con altri ingredienti dando vita ai primi rudimentali cocktail, finché un giorno qualcuno che era evidentemente più illuminato degli altri ha creato il “Metodo Classico”.

Lo scopo del Metodo Classico era quello di standardizzare la miscelazione tramite regole e soprattutto ricette che avessero un eco internazionale: l’idea era quella che le persone potessero bere lo stesso cocktail Manhattan/Alexander/Negroni e via dicendo a New York così come a Londra, a Parigi e ovviamente anche a Roma.

A seguito di una competizione di cocktail tenutasi nel Febbraio del 1951 in Inghilterra nasceva l’International Bartender Association (comunemente nota come IBA), per l’appunto un’associazione che riuniva enti provenienti da ogni angolo del mondo tra cui l’italianissima Aibes (Associazione Italiana Barman e Sostenitori).

Il ruolo di queste associazioni ai tempi è stato fondamentale, tant’è che ancora oggi molti dei cocktail che erano stati “ufficializzati” allora sono ancora tra i più apprezzati dietro e davanti ai banconi bar.

Da un punto di vista pratico il Metodo Classico in origine si basava sul concetto di parti e proporzioni: ogni ingrediente di un cocktail infatti corrispondeva ad una o più parti al fine di ottenere un certo equilibrio nel drink miscelato.

Per fare un esempio estremamente semplice, il cocktail Negroni prevede 3 parti esattamente identiche tra di loro e, nello specifico:

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Rimedi Post Sbornia: i Migliori 9

rimedi post sbornia

Rimedi Post Sbornia

Rimedi Post Sbornia: i Migliori 9

Di questi tempi sempre più persone hanno un grosso, enorme problema da risolvere. Ad alcuni l’inconveniente capita solo in occasioni speciali come la notte di Capodanno,  ad altri invece (quasi) tutti i fine settimana. Sì, sto parlando proprio di quel senso di devastazione che ti affligge dallo stomaco al cervello dopo aver alzato troppo il gomito, il fatidico post sbornia!

Se ubriacarsi meriterebbe di essere etichettato come l’8° peccato capitale, il post sbornia è di certo la più severa delle punizioni per aver oltrepassato il limite. Ogni volta dici a te stesso che sarà l’ultima, eppure hai perso il conto delle nottate in cui ti sei ritrovato a dormire abbracciato al water.

È ora di smettere di mentire a te stesso e di cominciare a fare qualcosa per liberarti dal terrore del dopo sbornia!

Sappiamo entrambi che non diventerai mai astemio, quindi non ti diremo di smettere di bere come farebbero mamma e papà. Piuttosto ti sveleremo i segreti per  far passare il post sbornia maturati dopo decenni di bevute di altissimo livello, o in alternativa come evitare di averne uno… Sono 9 semplici metodi, ma se imparerai a farne uso i miglioramenti per la tua vita saranno epocali!

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Apertura Starbucks a Milano e Roma: il sogno di Howard Schultz si avvera!

starbucks italia

Apertura Starbucks in Italia

Apertura Starbucks Milano e Roma

Il sogno di Howard Schultz si avvera!

Ci sono voluti non 1, non 5, ma ben 34 anni perché Howard Schultz trovasse il coraggio di estendere il suo franchising al 75° Paese nel mondo, l’Italia, aprendo i primi punti Starbucks Milano e Starbucks Roma.

Il CEO e fondatore della catena da 24.000 caffetterie ha sempre pensato che gli italiani non avrebbero reagito bene a tazze di plastica da consumare mentre si cammina o ci si sposta con i mezzi, ma ora sembra che i tempi siano finalmente maturi.

Il mondo continua ad andare avanti nel suo processo di globalizzazione e, se fino a qualche anno fa si poteva credere che il nostro mercato avrebbe snobbato la Multinazionale straniera che viene a fare il caffè in Italia, oggi sono tanti i fattori che fanno pensare diversamente. Continua a leggere


Diventare Barman a 30 o 40 anni: si può fare?

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Diventare Barman a 30 anni o 40 anni

Diventare Barman a 30 anni o a 40 anni

Si può fare?

 

Diciamoci la verità: in Italia negli ultimi anni le cose non sono andate benissimo.

Accendere il notiziario alla tv, leggere di sfuggita un giornale o scorrere la bacheca su Facebook, una volta sì e l’altra pure ci porta all’attenzione catastrofi degne delle più drammatiche tragedie greche: la crisi che non sembra volersene andare – come se fosse LEI a decidere quando smettere di creare problemi e non una conseguenza delle decisioni prese da quelli che comandano -, i giovani che non trovano lavoro, gli adulti che vengono licenziati in tronco, le tasse che aumentano, lo Stato che non ha i fondi per pagare le pensioni… Insomma, sembra tutto un gran casino!

Il più delle volte si passa avanti facendo finta che non stia succedendo nulla di grave, ma a lungo andare tutte questa negatività finisce con l’influenzarci, portandoci a credere che il futuro non sarà così roseo come lo avremmo voluto.

Altri, invece di attendere passivamente le conseguenze di ciò che potrebbe succedere, guardano in faccia alla realtà e cominciano ad organizzarsi per garantirsi un cammino più sereno, o quanto meno più gratificante.

Un esempio abbastanza drastico è quello di Pablo Giancristiano che, dopo tanti anni nel mondo della moda, alla luce della contrazione di mercato di quel settore in Italia ha deciso di cambiare vita e di diventare barman a 40 anni.

Così Pablo si è formato professionalmente alla MIXOLOGY Academy ed è partito all’avventura all’estero, riuscendo ad aprire un locale a Ibiza che oggi gli permette di vivere col sorriso insieme alla sua famiglia.

Diventare barman a 30 anni o diventare barman a 40 anni tuttavia non significa necessariamente fare le valigie per lasciare la propria casa.

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MIXOLOGY Academy: La Fabbrica dei Sogni Realizzati

MIXOLOGY Academy

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MIXOLOGY Academy

La Fabbrica dei sogni realizzati

La mia prima ambizione è stata di diventare Batman.

Era il 1990, avevo 7 anni e ho visto per la prima volta il film di Tim Burton con Michael Keaton e Jack Nicholson. E  immediatamente mi sono detto che volevo diventare così: volevo combattere il male ed essere ricco e avere una tuta che ti permette di cadere per 10 piani, sfracellarti a terra, essere poi crivellato di colpi e poi rialzarti come nulla fosse.

A 10 anni dico: papà, da grande e voglio fare l’agente del FBI. 

Quando frequentavo ancora il Liceo, decido di voler diventare ingegnere e lavorare in Formula 1 alla Ferrari. 

Sognavo di essere libero fino in fondo con lo scopo di diventare ricco e andare in pensione a 36 anni.

La mia e la tua generazione, in particolar modo in Italia, sono state abituate a credere che il successo è una questione di fortuna e che questa fortuna ricade solo su poche, pochissime teste.

Puoi essere bravo quanto vuoi, ma questo non significa che tu debba o possa riuscire in un obiettivo.

Anche io, così come altri, a un certo punto mi sono arreso a questa triste consapevolezza.

Così, ho cercato di ragionare e capire cosa avrei potuto fare per realizzare i miei obiettivi.

E poi cosa è successo?

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I Robot sostituiranno anche i Barman?

Robot Barman

Robot Barman

I Robot sostituiranno anche i Barman?

 

Forse tu sei troppo giovane per certi ricordi, ma quando sono nato io non c’erano smartphone, né i primi preistorici cellulari o tantomeno i computer.

Internet non era ancora stato inventato e per mandare un messaggio a qualcuno dovevi prendere carta e penna, appiccicare un francobollo sulla lettera, inserirla nel buchino della cassetta della posta e infine incrociare le dita.

Spesso la televisione – che occupava mezzo salotto e pesava quanto tua cugina – non prendeva bene il segnale e di certo se un attore aveva qualche ruga, una cicatrice o un brufolo sul viso, dalla qualità dell’immagine era impossibile accorgersene.

Tutto era più lento, più intimo, forse più umano.

Sì, perché ogni cosa era più difficile da fare, per cui realizzarla dava una soddisfazione enorme visti tutti gli sforzi necessari.

Se una volta dovevi prepararti psicologicamente per andare a fare la spesa e incollarti svariati chili di buste, adesso la puoi ordinare su Amazon e te la portano direttamente a casa.

Ma non è finita qui, perché fra qualche tempo – poco, pochissimo tempo – non sarà più un fattorino a bussare alla tua porta, ma direttamente un drone programmato per portarti tutto quello che avrai ordinato dallo smartphone in soli 30 minuti.

Pazzesco? No, è il futuro che si trasforma in presente.

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10 Cose da Evitare con un Barman

barman arrabbiato

10 Cose da Evitare con un Barman

10 Cose da Evitare con un Barman

(Se non vuoi restare all’asciutto)

Ogni volta che esci la sera per bere un buon cocktail, inevitabilmente incappi nel barman di turno pronto a servirti le sue miscele magiche.

Il più delle volte vieni accolto da sorrisi e battute divertenti, ma ci sono dei giorni in cui la tua sola presenza sembra infastidire terribilmente il non più tanto amichevole barman di quartiere…

Il barman, così come qualsiasi altro professionista nel proprio settore, per quanto possa sembrare “figo” e al di sopra di ogni problema è pur sempre un essere umano, e ci sono alcune cose in grado di mandarlo su tutte le furie che faresti meglio ad evitare, a meno che tu quella sera non debba fare l’autista sobrio della comitiva e restare all’asciutto di alcolici.

Vediamo le 10 cose più importanti che NON devi assolutamente fare con un barman o una barlady, pena la più analcolica delle punizioni – se ti va bene…

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