“Se perdessi tutto mi troverei un lavoro da Barman”

Mark Cuban

Mark Cuban, miliardario proprietario dei Dallas Mavericks

“Se perdessi tutto mi troverei un lavoro da Barman”

Mark Cuban, miliardario proprietario dei Dallas Mavericks

 

Mark Cuban è un imprenditore americano miliardario – attenzione, non parliamo di milioni ma di miliardi di dollari – e proprietario, tra le tante cose, della squadra di basket dei Dallas Mavericks che nel 2011 ha vinto il titolo NBA guidata dall’hall of famer Dirk Nowitzki.

Durante una curiosa intervista in cui gli è stato chiesto se sarebbe in grado di riconquistare tutto quello che ha ottenuto nella sua carriera, ha risposto:

“Se perdessi tutto in una notte, compresi i miei risparmi e la mia casa, e dovessi ricominciare dall’inizio farei due cose: mi troverei un lavoro da barman di notte, mentre di giorno farei il venditore.”

Cuban ha inoltre aggiunto che “Per essere di nuovo miliardario servirebbe anche fortuna, ma per diventare multi-milionario non ci sarebbe alcun problema.”

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Copiare è “bello”, ma ORIGINALE è meglio

corso_barman_originale

Corso Barman ORIGINALE

Corso Barman ORIGINALE

Copiare è “bello”, ma ORIGINALE è meglio

La natura da un lato ci suggerisce che siamo tutti uguali: abbiamo occhi per guardare, gambe per camminare, una bocca per parlare… Dall’altro lato, però, ci dice anche che ognuno di noi è unico e originale, a modo suo, e quello che c’è nella tua testa non potrà mai essere perfettamente identico alle cose che pensa chi ti sta davanti.

A volte capita di incontrare qualcuno con le nostre stesse aspirazioni, che condivide con noi persino sogni e fantasie, o magari una specie di gemello separato alla nascita che completa le frasi che stavamo per pronunciare come se ci leggesse nel pensiero, eppure anche in quei casi ci saranno sempre delle sfumature in grado di distinguerci da chiunque altro. L’originalità è proprio l’affermazione della nostra unicità in un mondo in cui sempre più persone passano il loro tempo a copiare il percorso fatto da altri, anziché tracciare il loro.

Essere originale non significa necessariamente “migliore” o “peggiore” di qualcuno. Non si tratta di una gara a punti: vuol dire essere noi stessi e portare avanti con dignità ciò che ci contraddistingue dal resto del mondo.

Che merito abbiamo nell’ottenere il successo, se nel farlo abbiamo semplicemente copiato il lavoro di qualcun altro senza metterci del nostro?

Attenzione, non stiamo dicendo che devi “reinventare la ruota” ogni volta che stai per realizzare un progetto. È senza dubbio importantissimo imparare dagli altri e assorbire l’esperienza di chi ha già affrontato e risolto determinati problemi prima di noi, ma poi il nostro compito dovrebbe essere quello di migliorare le idee di chi ci ha preceduto per ottenere dei risultati ancora più eccellenti.

È esattamente quello che hanno fatto i primi Trainers della MIXOLOGY Academy rispetto agli insegnamenti ricevuti, ed è quello che continua a succedere con i Trainers venuti dopo e i nostri stessi allievi, che anno dopo anno diventano dei bartender sempre più performanti.

Magari non mi crederai, ma ai miei tempi non ero un barman così malvagio, eppure i risultati che ho raggiunto a livello professionale dietro al bancone non si avvicinano neanche lontanamente a quelli dei vari Riccardo Cerboneschi o Renato Tonelli, che si sono guadagnati finalissime e vinto gare di prestigio internazionale. Riccardo, passato alla ribalta come barman di “Locale” a Firenze (eletto n.1 in Italia qualche anno fa e n.39 della World’s 50 Best Bars al momento in cui sto scrivendo) è arrivato alle finali nazionali della Campari Competition, mentre Renato, che lavora nel famosissimo Dante di New York (ex n.1 al mondo e costantemente nelle classifiche dei migliori cocktail bar d’America), è diventato Bartender of the Year 2023 vincendo la Diageo World Class degli Stati Uniti, classificandosi poi nella top 12 durante la finale mondiale di San Paolo, in Brasile.

Competizioni a parte, non ho nemmeno mai calcato dei palcoscenici importanti come quelli di Mattia Ruggieri e Paolo Maffietti, che nel loro curriculum possono vantare locali Top a livello internazionale come Dry Martini a Barcellona e Maybe Sammy a Sidney, in Australia.

Evidentemente, il metodo di lavoro che ho sviluppato nei primi anni 2000 perfezionando gli standard del passato, è stato ulteriormente e continuamente migliorato da tutte le persone che sono passate per le nostre aule, e andando avanti, i contributi di ogni persona che studierà e lavorerà con noi consentirà di alzare sempre di più l’asticella a vantaggio dei nuovi studenti.

È un circolo virtuoso che non si ferma mai, un po’ come per i record nell’atletica: prima o poi ci si abitua all’idea che sia normale raggiungere certi obiettivi, finché si trova il modo di superarli.

Si chiama EVOLUZIONE ed è la stessa cosa in antichità ha portato l’essere umano ad alzarsi su due gambe per scrutare l’orizzonte e cacciare meglio le sue prede.

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Evoluzione Umana / Tratto da HORSEY – Los Angeles Times 2012

Molti della mia età, per non parlare della generazione dei miei genitori, vedono i giovani d’oggi come un mancato successo – o forse dovrei dire un fallimento dell’evoluzione.

Ragazzi e ragazze che, anziché approfittare dei loro anni migliori per costruirsi un futuro che valga la pena di essere vissuto, passano giornate intere appiccicati al telefono condividendo video inutili con gente che nemmeno conoscono. Se il fratello, l’amico e il cugino più grande hanno iniziato a lavorare in un call center dopo aver preso una Laurea (che probabilmente non sfrutteranno mai), loro fanno la stessa cosa perché gli sembra l’azione più logica da intraprendere in una società che è più brava a copiare che a costruirsi delle alternative di valore.

Devo ammettere che anche la mia personale fiducia nelle nuove generazioni ogni tanto barcolla quando assisto a certe scene, ma poi metto piede in Accademia e mi accorgo che non tutti i giovani scelgono di vivere come dei cloni o di trascinarsi come certi zombie che si vedono in giro.

Osservando gli allievi che frequentano per mesi le aule della MIXOLOGY Academy prima di diventare dei professionisti ben pagati, percepisco la stessa voglia di farcela che avevo io quando ho iniziato a fare il barman tanto tempo fa.

Vedo persone che non si vogliono arrendere alla favola delle nuove crisi, del “non c’è lavoro”, e soprattutto persone che non vogliono accontentarsi di fare la classica fine dell’italiano medio: restare a casa con mamma e papà fin oltre i 30 anni, senza una carriera o una qualsivoglia prospettiva di futuro.

I nostri ragazzi, invece di lamentarsi e basta, hanno capito che in Accademia possono imparare una professione che gli permette di andare a lavorare e vivere all’estero, se lo desiderano. Altri, invece, hanno realizzato che le competenze che gli insegniamo possono essere usate per cambiare il nostro malandato Paese, e fanno impresa avviando nuovi locali a casa propria, nonostante le tasse e tutte le difficoltà intrinseche che deve affrontare un imprenditore in Italia.

Quando metto piede in una delle sedi di MIXOLOGY Academy, vedo persone che non si limitano a copiare quelli della loro generazione che restano senza un futuro, trovando al contrario la forza di affermare la loro unicità nel mondo. E devo dire che è una soddisfazione enorme avere la possibilità di aiutare così tanti giovani e meno giovani a realizzare le loro imprese.

Studenti Mixology Academy

Studenti MIXOLOGY Academy

D’altro canto, nello stesso settore della formazione bar c’è un diffuso “mal di evoluzione”: gente che insegna le stesse cose di 100, 50, o 30 anni fa così come si facevano allora, che è l’esatto opposto del nostro modo di lavorare (e vivere).

Anzi, ti dirò di più.

Più passa il tempo, più noi cresciamo come istituzione ed otteniamo successi, e più queste persone iniziano a scimmiottarci (tradotto, copiarci).

Per anni siamo stati attaccati perché eravamo “diversi” e non rispettavamo il patto non scritto di non concorrenza tipicamente italiano. Secondo certe persone, tutti i titolari di impresa di una certa categoria dovrebbero vendere gli stessi identici prodotti e servizi al medesimo prezzo, e questo per non rischiare di “rubare clienti” al collega di turno.

Notizia del giorno: quello non sarebbe un mercato libero, ma una specie di mafia in cui chi non rispetta delle regole stabilite dall’unico che ci deve guadagnare a discapito di tutti gli altri viene vessato e punito.

La “non concorrenza”, significa mantenere le cose così come sono, per sempre. È una condizione statica in cui non si migliora mai nulla perché non c’è spinta a conquistare alcun mercato. All’opposto, il mercato libero e quindi la concorrenza, sono i presupposti della crescita, della ricerca di soluzioni nuove che spostino il mercato stesso attraverso le scelte dei clienti.

Non so se mi stai ancora seguendo, ma quello che sto cercando di spiegarti è che non devi lasciare mai che qualcuno ti dica cosa puoi o non puoi fare fintanto che il tuo scopo è portare valore alle persone.

Se io e la MIXOLOGY Academy non avessimo tenuto botta agli insulti, agli attacchi e alle intimidazioni ricevute per il nostro modo di essere e fare le cose diversamente, oggi non esisterebbero le storie dei vari Riccardo, Renato, Paolo e Mattia, né delle oltre 14.000 persone che hanno cambiato la propria vita con il nostro aiuto.

Se noi non avessimo avuto ragione nel portare avanti la nostra rivoluzione in questo settore, sdoganando tutte quelle credenze che gli impedivano di crescere, oggi quegli stessi concorrenti che ci sfottevano non ci starebbero imitando in tutti i modi.

Ci sono più scuole da barman che hanno cambiato il loro nome per renderlo il più simile possibile al nostro, inserendo la parola Academy o Accademia al posto di “School” dopo anni in cui quest’ultima aveva fatto parte del loro marchio.

Alcuni, dopo una vita in “viola”, sono passati improvvisamente all’arancione – il colore aziendale di MIXOLOGY Academy dal giorno zero – ritappezzando sito web e aule.

Altri hanno addirittura tirato fuori dei servizi che vorrebbero ricordare il nostro “Anno Accademico”, ma con un piccolo problema di fondo:

se hai una struttura che a malapena ha 1 aula con una decina di postazioni, come fai a garantire a tutti la frequenza di quelle stesse postazioni per 1 anno o più come facciamo noi?

Per noi questo servizio è alla base del metodo di insegnamento che adottiamo, perché il concetto è che ognuno ha dei tempi di apprendimento diversi, quindi alcuni impiegano 1 mese ad imparare certe cose, altri magari 1 anno. Seguendo questo ragionamento, abbiamo progettato le sedi che ci ospitano proprio per poter accogliere fino a 200 studenti circa al giorno, ed è per questo che abbiamo creato le più grandi Accademie al mondo, perché se non abbiamo almeno 600 mq a disposizione, diventa impossibile riuscire ad insegnare come riteniamo che sia meglio per gli allievi dei nostri corsi.

MIXOLOGY Academy Scuola Barman Milano

Una delle sedi MIXOLOGY Academy

Per certa gente, invece, ogni scusa è valida per provare a imbrogliare aspiranti barman come potresti essere tu, spacciando promesse che non potranno mai mantenere.

E c’è anche chi si è spinto oltre:

  • creando finti albi professionali (poi ritirati dopo una denuncia del nostro studio legale)
  • mettendo una sede fittizia su Google Maps a pochi metri dalla nostra per provare a rubarci qualche cliente
  • spacciandosi per MIXOLOGY Academy al telefono
  • facendo annunci pubblicitari a nostro nome
  • e addirittura rubando soldi a qualche ragazzo che ci era cascato

E potrei tirare fuori molti altri episodi, spesso finiti in mano agli avvocati.

Sono modi strani di affermare che siamo noi i cattivi, non trovi? E tutto questo solo per aver migliorato il settore cambiando le regole del gioco.

Invece di accontentarci di fare il compitino con il minimo sforzo, abbiamo scelto di portare avanti un progetto diverso sviluppando metodi di lavoro e tecniche che migliorassero l’eredità del passato per il bene dei nostri studenti. È così che è nato il metodo scientifico che abbiamo battezzato Global Bartending, ed è secondo questa stessa filosofia che ogni giorno perfezioniamo tutti gli aspetti della formazione e del lavoro al bar.

Sono sempre stato una persona un po’ fuori le righe, e di certo non si può dire che non sia cresciuto facendo di testa mia. Forse è proprio per questo che sono orgoglioso e felice di aver trasmesso il “virus dell’originalità” ai miei collaboratori di MIXOLOGY Academy e, di rimando, alle migliaia di allievi che frequentano da anni i nostri corsi.

Qualunque cosa sceglierai di fare nella vita, ti invito a trovare la tua strada personale e a non farti influenzare da tutte le persone che ti daranno addosso solo perché avrai avuto il coraggio di cambiare.

Il fatto che tu possa avere successo facendo scelte diverse dagli altri è esattamente il motivo che scatenerà la loro ira, ma per esperienza ti posso garantire che tutte quelle vocine, dalla vetta della montagna che avrai scalato, si trasformeranno in un lontano ricordo – e alla fine ne sarà assolutamente valsa la pena!

Se lo desideri, da QUI puoi prenotare un appuntamento telefonico per parlare con una delle Tutor di MIXOLOGY Academy (e non con qualcuno che sta provando a spacciarsi per noi)! 🙂

Crescere e aiutare gli altri a crescere, sempre.

Luca Malizia

 


Il mondo può essere un gran brutto posto se…

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Il mondo può essere un gran brutto posto se…

Il mondo può essere un gran brutto posto

(Se non hai gli strumenti giusti per affrontarlo)

 

Quante volte ti è capitato nella vita di sentirti dire che non potevi fare qualcosa?

Non solo i semplici divieti che hanno più o meno ragione di ordinare il nostro quotidiano, ma alle tue aspirazioni e ai tuoi sogni.

Quando eri piccolo col sorriso sulle labbra ti hanno detto che non potevi fare l’astronauta, né il calciatore o magari il pompiere.

Quando sei cresciuto un po’ ti hanno deriso quando parlavi di voler diventare una persona importante, girare il mondo e fare la bella vita.

Oggi ti dicono che se non sei nato con la camicia, se non sei un figlio di papà, non riuscirai mai a sfondare e a realizzare tutti i tuoi sogni.

Sei troppo giovane, o sei troppo vecchio.

Sei troppo magro, o troppo grasso.

Non sei abbastanza alto, né muscoloso.

Sei straniero, o sei del sud e il tuo accento non piace.

Hai gusti sessuali che non stanno bene, o ti vesti troppo “strano”.

Non hai abbastanza esperienza, o ne hai troppa per un certo tipo di lavoro.

C’è sempre qualcosa che non va in te, non è così?

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Scuola Barman

scuola barman

Scuola Barman

Scuola Barman

Come scegliere quella più adatta a te

Se sei alla ricerca di una scuola barman in cui seguire un corso di formazione, ci sono alcune cose molto importanti che devi sapere.

Innanzitutto esistono diversi tipi di scuole barman, ognuna con una specializzazione totalmente diversa da un punto di vista professionale.

Nello specifico, le scuole barman possono essere raggruppate in 4 macro-categorie:

  1. Scuola Barman di Flair Acrobatico;
  2. Scuola Barman con Metodo Classico;
  3. Scuola Barman tradizionale con Metodo American Bar (Bartender School);
  4. Accademia Barman con Metodo Global Bartending.

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Personal Branding

personal branding

Personal Branding

Personal Branding

Come diventare Barman e avere Successo

Molto probabilmente questa è la prima volta nella tua vita che senti parlare di Personal Branding.

Quindi, cos’è e a cosa serve il Personal Branding?

Il Personal Branding, per riassumerlo in due parole, è il Marketing di te stesso.

Ti mette nelle condizioni di prendere veramente in mano la tua vita lavorativa e di iniziare a crearti lo stipendio che vuoi tu.

Più facile a dirsi che a farsi, ma il Personal Branding si basa sulle stesse tecniche che permettono alle grandi aziende di fatturare milioni (o miliardi) convincendo le persone che hanno bisogno proprio di loro e dei loro prodotti.

Pensaci bene: quando diventi un professionista e cerchi lavoro, qualunque sia il tuo settore, tu vendi la tua professionalità ai tuoi possibili futuri datori di lavoro.

In quel momento diventi il prodotto di te stesso e il tuo compito è venderti al miglior cliente possibile a peso d’oro!

Chi non conosce il Personal Branding ovviamente finisce con il “regalarsi al primo che capita” e questo è uno dei tanti motivi per cui la maggior parte delle persone fa fatica ad arrivare a fine mese, soprattutto in Italia dove Marketing e derivati sono delle entità extra-terrestri. Continua a leggere


Quanto Guadagna un Barman?

quanto guadagna un barman

Quanto guadagna un barman?

Quanto guadagna un barman?

Quello del barman a detta di molti è il lavoro più bello del mondo, ma divertimento a parte quanto guadagna un barman?

Puoi arrivare a guadagnare cifre molto interessanti e questo dipende da 2 fattori.

  1. Il tipo di formazione che hai deciso di seguire;
  2. Personal Branding, ovvero la capacità che hai di vendere il tuo lavoro e generarti una lista clienti.

Ovviamente più la tua qualifica aumenta e più hai forza contrattuale in un mondo dove il Bartender spesso è al centro dell’attenzione e, quindi, rappresenta una figura fondamentale della vita di un locale.

Il Personal Branding ti permette di cominciare a prendere veramente in mano la tua vita lavorativa e di iniziare a crearti lo stipendio che vuoi tu.

Probabilmente starai pensando che avrei fatto bene a citare anche un fattore n.3, l’immancabile fattore “C”.

È vero che in alcuni casi la fortuna può aiutarci ad incontrare delle opportunità, ma se non abbiamo creato noi stessi le condizioni per sfruttare ogni occasione che ci presenta la dea bendata, diventa tutto inutile.

Formazione + Personal Branding = Opportunità (di Guadagno)

Cosa risponderesti se ti dicessi che ci sono dei barman che guadagnano anche 1000$ a sera a Las Vegas? Che è solo fortuna?

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Trainers MIXOLOGY: studenti per tutta la vita

Trainers

Trainers Roma

Trainers MIXOLOGY

Studenti per tutta la vita

Quando andavi a scuola o all’università, con ogni probabilità, non vedevi l’ora di dare l’ultimo esame per lasciarti alle spalle l’età dello studio, promettendo solennemente a te stesso che non avresti più aperto un libro. Un po’ come quando prendi la patente e usi la macchina anche per fare 100 metri.

Assetato di libertà, lavoro e vita da vero adulto, ti sei sentito finalmente il padrone del mondo, salvo poi sbattere la faccia contro la realtà nuda e cruda: il mondo dei grandi, così come te lo immaginavi, esiste solo nei film.

Nulla è semplice, nulla è scontato e nessuno ti regala nulla, tanto meno un lavoro gratificante, divertente e ben retribuito.

Questa legge al giorno d’oggi è valida tanto per i liceali quanto per gli universitari con lode, spesso avvistati a pascolare a casa di mamma e papà mentre cercano online un lavoro, quell’essere sconosciuto ai più a cui piace mascherarsi da miraggio.

Accettalo: trovare lavoro al giorno d’oggi è veramente difficile.

A meno che…

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Scuola VS Lavoro

scuola_lavoro

Scuola Lavoro

Scuola VS Lavoro

Quello che la Scuola non ti insegna per sopravvivere nel mondo del Lavoro

Ognuno di noi ha trascorso una grossa fetta della propria vita sui banchi di scuola e non tanti hanno un ricordo così positivo di quel periodo.

Magari tu sei uno di quelli che si deve ancora alzare alle 7:00, fare colazione di fretta e correre a prendere l’autobus con lo zaino in spalla, ma che tu sia già “maturo” o in procinto di fare il grande passo verso il mondo degli adulti, di certo non hai dimenticato il sapore delle mattinate passate tra matematica, filosofia e magari un po’ di latino (che non guasta mai)!

I tuoi genitori da bambino ti hanno detto che la formazione è una cosa indispensabile per il tuo futuro, una vera e propria scuola di vita.

Spesso non si capisce come possa essere utile nel mondo moderno una lingua morta come il latino (o ancora peggio il greco antico), o a cosa serva studiare Platone quando la scienza è andata certamente più avanti nella comprensione dell’Universo, o imparare a memoria la data in cui è scoppiata QUELLA guerra fatta da QUEL generale in QUELLA terra lontana, eppure tutte le prove a cui ci sottopone la scuola servono a forgiare la mente e prepararci ad affrontare il mondo che ci aspetta là fuori.

Purtroppo però, tutto questo non basta. Continua a leggere


Lavorare a Capodanno

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Lavorare a Capodanno

Lavorare a Capodanno

Il modo migliore di festeggiare se sei un Barman

 

Tutti gli anni, giunti agli inizi di Dicembre – e spesso molto prima – ci poniamo la stessa fatidica domanda:”Cosa farò a Capodanno?”

Coppie, single, giovani e meno giovani si ritrovano a combattere con lo stesso problema e l’esperienza maturata negli anni precedenti non sembra migliorare la loro esperienza. Capodanno è sempre un problema, in un modo o nell’altro!

La paura di non festeggiare in maniera abbastanza speciale il nuovo anno fa a pugni con il terrore di spendere più di quanto ci si possa permettere, ed è così che il più delle volte si finisce col ripetere lo stesso rituale degli anni passati: chi in famiglia, chi con gli amici, chi in piazza o nel solito locale…

Capodanno dovrebbe essere un evento indimenticabile, il nuovo che prende il posto del vecchio, un momento di passaggio verso un futuro colmo di speranze, eppure il ripetersi di certi errori è una costante che va dal 1 Gennaio al 31 Dicembre del nuovo anno.

Se almeno una volta nella vita hai sentito che avresti potuto festeggiare la mezzanotte in modo migliore, allora dovresti leggere il piccolo segreto che ti sto per svelare. Continua a leggere


Quanti Barman trovano Lavoro?

Barman Lavoro

Barman Lavoro

Barman-Lavoro

Quanti Barman trovano Lavoro?

 

Ogni anno si ripete una tradizione a cui lo staff della MIXOLOGY Academy si è ormai abituato: la verifica della nostra Certificazione Internazionale!

Tutto l’anno ognuno, nel proprio ruolo, deve seguire diversi standard di lavoro: procedure, moduli da compilare, verifiche interne, aggiornamenti…

Lo so, detta così sembra una cosa estremamente noiosa, ma ti posso assicurare che dietro a tante “scartoffie” si nascondono delle cose molto interessanti, soprattutto per i nostri allievi.

Il sistema di qualità del lavoro, infatti, impone un’organizzazione molto metodica con l’obiettivo di migliorare l’intera Accademia. Ogni membro dello staff, oltre a seguire dei compiti molto precisi, quotidianamente deve prendere nota dell’andamento degli allievi, uno per uno, e il monitoraggio di questi dati ci permette di capire chi è in difficoltà per poterlo aiutare al meglio.

Tutti i nostri trainer (nessuno escluso) durante l’anno affrontano dei corsi di aggiornamento sia sulla mixology, la caffetteria e tutto ciò che è inerente il nostro settore, sia sulle tecniche di insegnamento, così che i nostri allievi possano beneficiare di programmi aggiornati ed apprenderli come non avviene nemmeno all’università.

No, non sto esagerando, perché per quanto colto possa essere un professore universitario, per esperienza personale so bene quanto sia difficile trovarne uno che, oltre a sapere, sappia anche insegnare le proprie conoscenze.

Quali sono gli altri vantaggi reali per i nostri allievi?

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